Del visibile dell’invisibile (2014)

Per 6 voci e 15 strumenti rinascimentali
Durata: 7′ 00” ca

Commissione dell’ensemble Umbra Lucis per il progetto Alla Battaglia! in collaborazione con la Radiotelevisione Svizzera italiana.

Prima esecuzione assoluta: Festival “Alla Battaglia!” Anghiari, giugno 2014, Festival Cantar di Pietre CH, settembre 2014

Ensemble Umbra Lucis
Alex Betto, direttore

NOTA
Concepita per porre davanti agli occhi dell’immaginazione la perduta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, l’opera esplora ‘sinestesie’ di musica e pittura, di passato e presente. Interrogando la storia, Del visibile dell’invisibile svela suggestio­ni lontane di un processo creativo non finito, che ancora oggi affascina e coinvolge. Creazione non finita, ma soprattutto perduta, riattualizzata dalle parole del Vasari che ci descrivono l’affresco con gli occhi dell’artista e del testimone.
Dal magma dei lunghi cluster iniziali, tracce indefinite di un passato senza memoria, emergono risonanze indistinte: un bisbigliare, un sussurrare parole che arrivano da molto lontano, parole di commento all’impresa sfortunata e così grandiosa del grande artista, parole che, ancora oggi, si ergono ad ancorare il ricordo, ad alimentare la commozione e la nostalgia.
Lasciando questi echi di parole, ci addentriamo nel cuore del brano attraverso un mutamento di prospettiva, quasi una diffrazione sensoriale: dalle parole all’affresco, dal linguaggio all’immagine, un’immagine costruita nella mente a sostituire l’immagine perduta. La musica si fa, dunque, immagine in movimento, immagine della messa in opera dell’affresco: ‘’Forza… uomini… vendetta… guerra…sdegno…’’, lentamente i tratti di quei preziosi cartoni si fanno canto spiegato, suono nitido, fino a far intravvedere per un attimo, nel raggiungimento del climax finale, la grandiosità della battaglia. Grazie ai suoni lo splendore dell’affresco per un attimo si rivela, prima che tutto venga nuovamente fagocitato, rimosso, dissolto in un improvviso glissando generale che spegne l’immagine e reintroduce, in una sorta di circolarità ideale, il sussurro, come se la storia, per un baluginare divenuta presente, ritorni ad essere passato.

Organico: soprano I, soprano II, controtenore I, controtenore II, tenore, basso, 2 traverse rinascimentali, 2 bombarde/2 flauti in fa, 1 cornetto, 1 trombone tenore, 1 trombone basso, percussioni 1 esecutore (gong, campane grancassa), liuto/chitarrone, organo positivo, consort di 4 viole, violone.


 

For Six Voices and fifteen Renaissance Instruments
Duration: 7′ 00”

Umbra Lucis commission for Alla Battaglia! Project, in collaboration with Radiotelevisione Svizzera italiana.

World premiere: Festival “Alla Battaglia!” Anghiari, giugno 2014, Festival Cantar di Pietre CH, settembre 2014

Ensemble Umbra Lucis
Alex Betto, conductor

Designed to place before the eyes of the imagination the lost Battle of Anghiari of Leonardo da Vinci, the work interconnects music and painting, past and present. Questioning the history, Del visibile dell’invisibile reveals distant suggestions of an unfinished creative process, which still fascinates and involves. Unfinished and lost creation, Leonardo’s fresco is remembered by the words of Vasari, which describes it the according to his sensibility of artist and witness.
From the long initial ‘magmatic’ clusters, indefinite traces of a past without memory, indistinct resonances emerge: a murmuring, a whispering of words that come from far away, words which describe a such unfortunate and great enterprise, words reminiscent of memory, words which nourish emotion and nostalgia.
Leaving these echoes of words, we enter the heart of the work through a change in perspective, almost a sensory diffraction: form words to fresco, from language to image, an image built in the mind to replace a lost image. The music is as a moving image, image of the fresco’s execution: “strength… men… revenge… war… anger…”, traits of those precious cartons, slowly, become singing, slowly become crisp sound, reaching for an instant, in the final climax, the grandeur of the battle. For a moment, thanks to sound the fresco’s splendour reveals, before everything is again engulfed, removed, dissolved in a sudden general glissando that turns off the image and reintroduces, in a kind of perfect circularity, the whisper, as if the history, suddenly become present, suddenly goes back to the past.

Setting: soprano I, soprano II, controtenore I, controtenore II, tenore, basso, 2 Renaissance transverse flutes, 2 bombarde / 2 flutes in F, 1 cornett, 1 tenor posaune, 1 bass posaune, percussions 1 player (gong, campane grancassa), lute / chitarrone, positive organ, consort of four violes, violone.

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